Girano voci, in questi giorni, da parte di intermediari (prettamente monomandatari) operanti con mandato di primarie Compagnie italiane, i quali hanno ricevuto accorati appelli che “sconsigliano” o, peggio, millantano “divieto” per l’intermediario assicurativo di produrre consulenza ai propri clienti.
Vorremmo qui fare un po’ di chiarezza, forti del fatto che per fortuna la legge è (o dovrebbe?) essere uguale per tutti.
La direttiva IDD ha ufficializzato la possibilità per TUTTI GLI INTERMEDIARI di farsi remunerare dal cliente, alle condizioni contenute dell’art. 59) del regolamento IVASS 40/2018, il quale testualmente recita: “se viene offerta una consulenza prima della conclusione di un contratto, il distributore fornisce al contraente una raccomandazione personalizzata – omissis – contenente i motivi per cui il contratto offerto è ritenuto più indicato a soddisfare le richieste ed esigenze del contraente medesimo”.
In pubblica consultazione IVASS aggiunge: “il contenuto di una raccomandazione personalizzata non può essere definito in modalità standardizzata; rientra tra i doveri professionali svolgere un’attività consulenziale idonea a confezionare una raccomandazione personalizzata esaustiva e completa”
A fronte del compenso richiesto l’intermediario emette fattura in esenzione IVA (prevista dall’art. 10 del DPR 633/1972) e il cliente può pagare il tutto con un unico bonifico sul conto separato.
Abbiamo quindi appurato che la normativa non solo consente, ma detta requisiti e contenuti della consulenza che l’intermediario può produrre al proprio cliente, indicando che tale attività dev’essere specificamente calata sulla realtà del proprio target, rifuggendo le modalità “standardizzate”. Che cosa significa concretamente?
Significa che è necessario partire dai rischi dei propri clienti, valutarne il contesto ove questi abbiano a verificarsi, apprezzare gli impatti potenziali di tali scenari e concludere il modello di trasferimento di tali rischi attraverso la soluzione assicurativa.
Si fa più fatica ? SI
Quali vantaggi comporta? ENORMI
Eccone di seguito alcuni, provenienti da casi reali della nostra community (siamo oltre 300 in tutta Italia):
Fidelizzazione del cliente
Difesa dalla concorrenza
Remunerazione
Formazione indiretta della rete
Sviluppo commerciale (nuovi volumi di premi necessari per trasferire correttamente i rischi prima trascurati)
MA, il vantaggio maggiore ed intangibile è la considerazione del cliente, che non ti vede più come il classico esattore/venditore, ma ti RICONOSCE UN VALORE come un consulente professionale in grado di supportarlo su decisioni importanti per la propria azienda.
L’imprenditore infatti (non dimentichiamolo) è titolare di una ben precisa responsabilità derivante dall’art 2086 c.c. comma II, ovvero quella di predisporre adeguati modelli organizzativi al fine di garantire la continuità operativa e tale obbligo vige indisturbato dal marzo 2019, anche se pochi ne sono consapevoli.
Con Insurance Advisor puoi creare la tua consulenza attraverso un modello già costruito e altamente personalizzabile, con il quale analizzare il contesto, i rischi e valutare le opportunità di trasferimento estraendo automaticamente le esigenze di copertura e le motiva in modo chiaro.
Con la nostra "scuola", inoltre, avrai a disposizione una vera e propria Academy dedicata ai temi del risk management e della tecnica assicurativa per la PMI e per i Fabbricati civili (altro target analizzabile), con decine di ore formative valide ai fini IVASS di alta qualità per te e i tuoi collaboratori migliori.
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Buona consulenza!